Il bingo è uno dei giochi più diffusi a livello globale, un vero e proprio must del divertimento che unisce e accomuna gruppi di persone anche molto diverse tra loro. Ideato nella prima metà del ‘900 negli Stati Uniti da Edwin Lowe, il gioco è oggi presente quasi in tutto il mondo oltre che in rete, dove oggi tantissimi appassionati si riversano per giocare comodamente da PC o da smartphone. Ma quali sono le nazioni in cui si gioca di più a bingo?
Gli Stati Uniti e il bingo

Essendo nato proprio a New York nel 1929, il bingo non può che avere tutt’oggi un legame strettissimo con il proprio Paese di origine, ossia gli Stati Uniti, considerati la patria anche di altri importanti giochi della tradizione. Qui il bingo si pratica nella versione a 75 numeri con 24 numeri per cartella, in cui i giocatori vengono premiati a completamento o di una linea (quindi con la cinquina) o di schemi predefiniti con linee orizzontali, verticali e diagonali, a forma di lettere (per esempio la X, la L o la T) o ancora con forme geometriche stabilite.
Negli States il bingo è così amato da essere considerato a livello di importanza al pari dei principali giochi di casino, con i quali peraltro condivide oggi il boom del passaggio al digitale: così come i giochi di carte, la roulette e giochi simili dominano sul web grazie alle varie piattaforme di questo settore, infatti, allo stesso modo il bingo viene praticato da un numero sempre più alto di persone su portali e app mobili dedicati.
Il bingo italiano e il legame con la tombola
Se è vero che il bingo nasce in America, non possono essere trascurate le numerose similitudini con la classica tombola italiana, le cui origini come racconta l’Università degli Studi di Napoli Federico II risalgono alla prima metà del ‘700. Soprattutto nella versione utilizzata in Italia e in Europa, il bingo presenta infatti molti punti di contatto con il nostro tradizionale gioco natalizio, essendo caratterizzato da 90 palline, da cartelle di 15 numeri e da premi legati al completamento o della riga o dell’intera cartella.
Proprio per questa forte connessione, il bingo è divenuto ben presto popolare anche nel nostro Paese come una versione alternativa a uno dei grandi classici delle feste, praticabile però anche in altri periodi dell’anno e, con l’apertura delle sale nel 1999 ricordata da Il Sole 24 Ore, all’interno di appositi spazi in cui trascorrere qualche momento di divertimento e spensieratezza.
Il Regno Unito e il piacere di stare insieme grazie al bingo

Tra i Paesi in cui il bingo risulta maggiormente diffuso troviamo poi il Regno Unito, un gioco che per un popolo di amanti delle scommesse e delle puntate in denaro non può che essere un ulteriore motivo di svago. Le sale bingo diffuse sul territorio del regno, infatti, sono sempre molto frequentate e considerate un vero e proprio punto di ritrovo e di condivisione in cui il gioco talvolta rappresenta un pretesto per stare insieme e divertirsi.
Anche qui il bingo presenta delle caratteristiche peculiari rispetto alle versioni degli altri Paesi, con più somiglianze con il bingo italiano che con quello americano. Anche il bingo inglese, infatti, conta 90 numeri totali e 15 numeri per cartella, ma presenta condizioni di vincita completamente differenti: in questa tipologia di gioco, la partita si svolge in 3 round in cui al completamento di una o più linee corrisponde una percentuale via via più alta del montepremi totale.
In particolare, nel primo round vince chi completa una riga della cartella e ottiene il 15% del montepremi; nel secondo round occorre completare due file di numeri ma si ottiene il 30% del montepremi; infine, nel terzo round bisogna completare l’intera cartella (3 file da 5) per aggiudicarsi ben il 55% del montepremi complessivo.

