Il rapporto tra l’uomo e il gioco nasce all’alba dei tempi e si è evoluto con la società stessa, tanto che si può parlare senza timore di Homo Ludens, ossia di una propensione naturale – oltre che frutto culturale – dell’uomo al gioco.
Parallelamente, giochi di carte e forme primordiali di bingo, tombola e scommesse sportive sono presenti sin dalle prime civiltà del nostro e di altri continenti: i Greci puntavano sulle gare, scommettendo su questo o quell’atleta, mentre i Romani amavano pronosticare e scommettere sugli esiti degli scontri tra gladiatori e sulle corse tra bighe. In Cina, addirittura, le prime testimonianze di scommesse sul gioco dei dadi risalgono al 3000 A.C, mentre i dadi egizi sono databili intorno al 1500 A.C.
Breve storia del Bingo e delle sale da gioco

Oggi, gli appassionati di bingo e altri giochi, come carte e scommesse, possono divertirsi seduti comodamente al pc: gli operatori di gaming più importanti offrono varietà di giochi e bonus di benvenuto, si veda ad esempio il bonus Sisal Matchpoint, destinato a chi ama scommettere. Ma un tempo, per giocare, bisognava andare nei luoghi appositi: le case da gioco, appunto.
Eppure, tolte le baratterie medievali, rudimentali forme di case da gioco, per avere il primo casinò dobbiamo attendere il 1638, quando le autorità veneziane, per permettere il gioco durante il periodo del Carnevale, autorizzarono l’apertura del Ca’ Vendramin, un palazzo in stile patrizio dedicato al divertimento delle classi agiate lagunari.
Di lì in poi, lo sviluppo delle case da gioco e dei casinò si è diffusa in tutto il mondo: Montecarlo, uno dei casinò più famosi al mondo, è nato per volontà di Florestano I di Monaco, e poi Baden Baden in Germania, Sanremo e Campione d’Italia nel nostro paese.

La città del gioco per antonomasia, Las Vegas, ha una storia interessante e non priva di colpi di scena. I prodromi di quella che sarebbe diventata una delle città americane più famose al mondo si ha nel 1905 quando, durante la costruzione della ferrovia, nasce la prima casa da gioco, destinata ad allietare gli operai nel tempo libero. Dal 1913 al 1931, però, lo Stato del Nevada proibisce il gioco, che fiorisce illegalmente: dopo la legalizzazione, Las Vegas comincia ad assumere i contorni della città attuale. Nel 1941 nasce El Rancho, hotel e casinò sulla Strip, nel 1946 il Flamingo e, dopo vent’anni di sviluppo, nel 1966 la città fa un netto balzo in avanti grazie all’opera di Howard Hughes, che comincia ad acquistare i casinò cittadini per trasformarli in casinò più moderni, sfarzosi e luccicanti, ispirandosi alle opere architettoniche di tutto il mondo.
Il Bingo: dalle prime lotterie a Edwin Lowe
Uno dei giochi più popolari al mondo è nato ufficialmente nel XX secolo, ma in realtà ha illustri antenati già nelle prime lotterie medievali e rinascimentali, anche se in Cina, culla di una delle civiltà più antiche del pianeta, già tra il 205 e 187 A.C. le lotterie venivano promosse per finanziare le grandi opere.
E se il 9 gennaio 1449 a Milano, per rimpinguare le casse della Repubblica Ambrosiana, si tenne una lotteria in piazza Sant’Ambrogio, è a Napoli, nel XVIII secolo, che nasce la tombola in una versione molto simile a quella che conosciamo oggi, frutto di un compromesso tra il re Carlo di Borbone e padre Gregorio Maria Rocco sul gioco del lotto durante il periodo natalizio.

Ma per assistere alla nascita della prima versione del Bingo dobbiamo fare un salto dall’altra parte dell’Oceano. Nel 1929, Edwin Lowe, un venditore di giocattoli di New York, arrivò in Florida (secondo altre versioni in Georgia) per partecipare a una fiera. In quell’occasione, partecipò a una partita di Beano, una sorta di gioco del lotto per cui venivano utilizzati dei fagioli, bean in inglese. Lowe vinse la partita ed esclamò “Bingo!” invece di “Beano!”: questa gaffe in realtà piacque così tanto agli organizzatori che da quel momento in poi divenne il nome del gioco.
Un’altra versione della storia racconta invece che Lowe, assistendo a una partita di Beano e sentendo esclamare il famoso “Bingo!” da un giocatore, ebbe la fortunata intuizione di modificare il gioco in modo che potesse partecipare più gente possibile.
Dì lì in poi il Bingo divenne uno dei passatempi più diffusi negli States, mantenendo la sua vitalità fino ai nostri giorni, pur essendo in competizione con tanti altri giochi.
Oggi, il Bingo si gioca nelle sale apposite e online, offerto da operatori di gaming e scommesse, che includono questo gioco intramontabile.
Scommesse sportive: dall’antichità ai giorni nostri
Abbiamo già detto che la pratica di scommettere su eventi sportivi era già in uso nell’Antica Grecia e diffuso tra i Romani, oltre che in altre civiltà antiche.
Le scommesse sportive “moderne”, invece, hanno la propria origine, con tutta probabilità, nelle scommesse ippiche di fine Ottocento, in Inghilterra, con la nascita dei primi bookmakers simili alle figure moderne. Bisogna arrivare agli anni ’60 del Novecento, negli Stati Uniti, per avere un vero sviluppo del gambling grazie alla prime legalizzazioni.
In Italia, l’unico ambito in cui era possibile scommettere era l’ippica, tuttavia non si può dimenticare il grande successo del Totocalcio, nato nel 1946 e, fino a non molti anni fa, uno dei giochi più popolari del nostro paese.
Ma è soprattutto negli ultimi vent’anni circa che le scommesse hanno raggiunto una diffusione pressoché globale, sia per via della progressiva legalizzazione (e conseguente affidamento ad agenzie e operatori autorizzati) in tutto il mondo, sia per il successo dell’online, che permette a tutti di scommettere dal pc o dallo smartphone. In Italia, la svolta si è avuta nel 1998, quando grazie al Decreto Ministeriale 174 si è provveduto a regolamentare il settore: il primo grosso evento su cui si è potuto scommettere è stato il Mondiale del 1998, vinto dalla Francia di Zidane.
Nel 2002, invece, un decreto ha dato via libera alle scommesse via web, permettendone il successo e dando vita a un mercato molto vivo, con un’evoluzione che ha portato, nel 2013, a introdurre nel ventaglio di eventi su cui scommettere anche eSports ed eventi virtuali.

